La Storia

La nostra storia

Gioia Tauro ha origine dalla magno-greca Metauros, sorta intorno al VII secolo a. C. sull’altopiano coincidente con l’attuale centro cittadino. Gioia ha origini nobili, nasce dall’antica METAURIA, una città fondata dai greci Calcidesi nel VI sec. a. C. e in seguito fu colonia Greco-Locrese. La località fu ambita dai Greci, non solo perché si prestava alla costruzione del Porto e presentava un ricchissimo e fertilissimo entroterra agricolo, ma anche perché rappresentava uno sbocco nel mare Tirreno. Molto interessante è il Museo Archeologico cittadino Metauros. Il territorio è prevalentemente coltivato ad ulivi ed agrumi e molte delle attività svolte dalla popolazione sono connesse con l’agricoltura (specie l’estrazione dell’olio d’oliva, la trasformazione dei prodotti agrumari ed oleari). Al centro del Paese in Piazza Duomo spicca la figura neoclassica della chiesa matrice di Sant’Ippolito (il Duomo) Patrono del Paese.  La città è servita da una stazione delle Ferrovie dello Stato; dall’Autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria). Il Paese è centro di relazioni commerciali, in esso confluisce tutto il movimento economico che si svolge nell’omonima Piana favorito dalle vie di comunicazione: stazione ferroviaria, autostrada, porto. Il porto di Gioia Tauro si colloca con notevole imponenza, per via della posizione geografica e delle sue dimensioni, e spicca tra i maggiori esponenti della comunicazione delle merci nel mondo. E’ il porto italiano che movimenta più merci in container; esso occupa il secondo posto in Europa nella classifica dei porti per scambio container e il primo nel Mediterraneo. Esso è anche una fonte di scambio culturale e rappresenta in parte una fonte occupazionale per i giovani della Piana, che hanno spostato l’interesse, dall’agricoltura tradizionale e dalla pesca, verso nuove attività che richiedono maggiore formazione teorica e, soprattutto, lo studio delle lingue. Il territorio gode della presenza di grandi e medie industrie, aziende artigianali e commerciali. Il contesto socio-culturale in cui opera la scuola appare accettabile, anche se le difficoltà di tipo economico e finanziario dei genitori esplicitamente manifestate obbligano la scuola a limitare le attività extracurricolari se non a totale carico dell’Istituzione. La posizione della struttura scolastica, permette una proficua attività di interazione con le altre scuole, dei vari ordini e gradi, presenti nel territorio. La realtà ambientale, in cui sono dislocate le scuole dell’Istituto Comprensivo “Paolo VI-Campanella” di Gioia Tauro, è caratterizzata da un tessuto sociale differenziato. Il contesto socio-culturale dell’utenza è variegato, poiché le nostre scuole accolgono alunni provenienti da contesti territoriali etnici, linguistici e socio-economici molto differenziati, con la presenza di comunità Room (cosiddetti “nomadi”), che risiedono ormai da molti anni in diverse zone del Paese in situazioni di deprivazione e di difficoltà, e di numerosi extracomunitari. In questi ultimi anni si è registrato un aumento abbastanza consistente di alunni stranieri, per cui la scuola è al centro di un contesto che è crocevia di immigrazioni (polacchi, albanesi, rumeni, ucraini, marocchini, cinesi, russi, senegalesi…). Per i bambini room/nomadi, vengono attuati programmi di coinvolgimento nella pratica sociale, solidale e didattica, per invogliare la frequenza e diminuire la dispersione scolastica. L’Istituto Comprensivo si relaziona in primo luogo con l’Amministrazione Comunale, ma anche con gli enti, le agenzie, le parrocchie e le associazioni. Generalmente, le famiglie mostrano una buona consapevolezza dei problemi legati alla scuola dei propri figli, partecipando assiduamente agli incontri con i docenti e interagendo con i Consigli d’intersezione, d’interclasse, di classe e d’Istituto e aderiscono positivamente alle varie proposte di ampliamento dell’offerta formativa e collaborano fattivamente alle stesse.

La Presidenza e gli Ufffici Amministrativi si trovano presso la scuola Primaria “Paolo VI”. La scuola è luogo di formazione civile e culturale dello studente, ne promuove la maturazione personale, culturale e sociale, basandosi sui principi di democrazia, uguaglianza e laicità della Costituzione italiana, tramite il dialogo, la ricerca, l’esperienza del confronto. L’Istituzione è aperta a contributi creativi e responsabili di tutte le sue componenti, per tradurre in atto il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ogni singolo alunno, il recupero di eventuali situazioni di svantaggio e per favorire negli allievi la maturazione di un consapevole senso di corresponsabilità nel raggiungimento del successo scolastico. Il compito formativo delle scuole del nostro Istituto è anche mirato a potenziare le esperienze di vita scolastica degli alunni, privilegiando gli aspetti di accoglienza, benessere, integrazione, inclusione e l’acquisizione degli alfabeti del vivere, del pensare, del comunicare, valorizzando gli elementi del tempo vissuto, dello spazio relazionale e del gioco. Col passare del tempo l’Istituto è stato in grado di assicurare l’eccellenza formativa. L’Istituto è un’istituzione che conserva la memoria del passato, che ascolta i segni del presente, guarda con responsabilità al futuro, che s’impegna a programmare e realizzare validi percorsi di apprendimento e a porre cosi solide basi educative alla formazione di persone libere e di cittadini consapevoli.

La storia della scuola